giovedì 22 ottobre 2009

... e valigia fu!

Ce l’hai fatta. Questa mattina finalmente hai rotto gli indugi e l’hai fatto. Hai preparato la valigia per l’ospedale. Era ora! Ormai manca solo una settimana al parto, nell’ultimo mese si è affacciata anche qualche sporadica contrazione di avvertimento, ma tu continuavi a prendere tempo: la valigia proprio non la volevi fare. E pensare che quando eri incinta di Piccola Despota era pronta già dal settimo mese, come da manuale. Adesso invece, niente. Non ti risolvevi a mettere ste quattro camice da notte dentro a quel maledetto trolley. Chissà poi perché. O forse il perché lo sai, ma preferisci tenerlo nascosto, sepolto ben bene in fondo alle tue paure più remote. Insomma tutta questa storia del parto programmato ti suona assai strana. Ti sembra così poco naturale. “E che preferivi i dolori in mezzo alla notte, ore e ore di sofferenza come la scorsa volta?” ti ripete mezzo mondo. Be’, sai che può sembrare assurdo, non è che tu preferisca soffrire, ma… insomma, pensandoci bene, l’elemento “imprevisto” tutto sommato aiuta. Il fatto di non sapere assolutamente dove e quando accadrà il tutto, può sì destabilizzare, ma in fin dei conti ti costringe a consegnarti al fatalismo, per cui non puoi far altro che stare lì e attendere che tutto accada. E quando poi arriva il momento tanto atteso, sei talmente travolta dagli eventi da non riuscire neanche a pensare. E questo è un gran vantaggio. Stavolta invece è tutto diverso. Hai una data davanti a te che segna un limite ben preciso: un prima e un dopo dal quale non puoi fuggire. E nel frattempo fai l’unica cosa che non dovresti fare in questo momento: pensare, pensare, pensare… rimuginare infinite volte su ogni più piccolo dettaglio: ti chiedi come sarà la tua stanza, quanto saranno lunghe le ore che separeranno il tuo ingresso in ospedale dal momento in cui varcherai la soglia della sala operatoria. E poi ti domandi: che faccia avrà l’anestesista? Sarà davvero buono con te? Avrà droghe di ogni tipo da instillare goccia a goccia nel tuo corpo per annullare ogni traccia di Terrore? Ti auguri vivamente di sì.
Ok, lo sai che sono tutte cose a cui non si dovrebbe pensare a una settimana dal parto, ma come si fa? È impossibile. Non puoi far finta di niente. Speriamo davvero che l’anestesista sia ben fornito. Per ora intanto la valigia è pronta. Una cosa in meno a cui pensare… ma… riflettendoci meglio… quattro camice da notte basteranno?

6 commenti:

  1. Una bella boccia di vino e passa tutto!!!!

    Comunque sul pensare pensare pensare ti capisco! Sono un riferimento a livello mondiale!!!

    Ripeto: boccia di vino!

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  2. Ok Hermano, ti prendo in parola: per la boccia di vino mi affido a te! Ma mi raccomando: niente "ciofeghiño" che il piccolo ha il palato fino!!!:-)

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  3. ma quale boccia di vino!!! viva viva le droghe da ogni tipo !!!!

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  4. allora ok per il vino, ok per le droghe, ma vi avverto: chiunque si azzardi ad entrare in stanza con gli arancini fumanti mentre io sono a digiuno forzato come l'ultima volta, sarà PUNITO moolto severamemnte!

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  5. Arancini broccoli e salsiccia, temo.

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  6. Per quanto riguarda le camice da notte... io ne metterei una in più, non si sa mai:)))
    Sei ancora in tempo per comprlarla, lavarla, stirarla e metterla in valigia, in fin dei conti mancano 2 giorni...anzi 1 e mezzo??

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