venerdì 23 luglio 2010

Se la fortuna è dietro l’angolo, spesso la sfiga si apposta proprio dietro il tuo ombrellone!

La vita è tutta una questione di fortuna. Così ti ripete sempre tua nonna, e devi ammettere che la saggezza popolare non si smentisce mai. È questione di fortuna anche in vacanza. Anche sotto l’ombrellone. Perché i casi della vita spesso si manifestano nelle piccolissime cose. Eventi all’apparenza insignificanti che invece possono fare la differenza. Il vostro vicino di ombrellone, per esempio, può davvero cambiare le sorti della vostra vacanza. Per una serie di circostanze fortuite, infatti, recandovi in spiaggia il primo giorno, potreste incappare in una delle seguenti eventualità, ognuna delle quali è destinata a cambiare fatalmente l’andamento delle vostre ferie:

A) La vostra vicina di sdraio è una mamma giovane e brillante, con due figli che (coincidenza!) hanno più o meno l’età dei tuoi cuccioli.
È la svolta delle tue vacanze. Ti aspetta un mese di chiacchiere e risate con quella che diventerà la tua anima gemella dell’estate. Parlerete di libri, politica e uomini, mentre i vostri figli si rotoleranno allegri nella sabbia senza minimamente reclamare la vostra presenza.
Se la vita è questione di fortuna, in questo caso si tratta evidentemente di una fortuna sfacciata. E naturalmente non è ciò che ti è toccato in sorte quest’anno.
B) Nella sdraio accanto alla tua siede una vecchia signora imbellettata che sfoglia annoiata riviste di gossip e ti accoglie festosa come un'oasi nel deserto. L’amabile signora pretenderebbe infatti di deliziarti con estenuanti conversazioni sui suoi reumatismi, mentre tu sei indaffarata nel cambio pannolino del Cucciolo e sei costretta a cimentarti in improbabili castelli di sabbia per intrattenere la Despota che lamenta ossessivamente la mancanza di bambini nel raggio di un metro (“mi annoio, che facciamo? Che facciamo mi annoio…..!” e così per tutta la giornata).
In questo caso la vacanza è solo parzialmente compromessa. L’importante è non perdersi d’animo. Nei primi giorni ti impegnerai nella ricerca disperata di qualche amichetta con cui la Despota possa costruire castelli per tutta la vacanza. Per quanto riguarda la vecchia signora, non c’è chiacchiera che un buon Ipod non possa annientare. Si può dunque parlare di una discreta dose di sfiga, alla quale si può tuttavia contrapporre un’ostinata buona volontà che tutto aggiusta.
Ma non è stato nemmeno questo il tuo caso quest’anno. Per sapere cosa ti ha riservato il destino cinico e baro (è proprio il caso di dirlo!), bisogna esaminare il caso C, che – lo anticipi subito – è quello relativo alla sfiga più nera. Quella senza alcuna possibilità di scampo.
C) Ecco dunque il tuo caso. Da manuale. È il tuo primo giorno di vacanza. Carica di ottimismo e buoni propositi (oltre che di asciugamani, figli, giocattoli e snack di ogni tipo), raggiungi quello che per il mese a venire sarà il tuo ombrellone. Con la grazia di un elefante scarichi borse e sacche e parcheggi il passeggino. Usi tutto il fiato che hai in dotazione per gonfiare piscinette, braccioli e giochi di ogni foggi a e colore, e alla fine ti accasci esausta sul tuo sacrosanto lettino. Inforchi gli occhiali da sole e inizi a curiosare. Uno sguardo a destra, uno a sinistra: tutto nella norma. Quest’anno la situazione non sembra male. Ma le sorprese più grandi spesso ci colgono alle spalle. E infatti all’improvviso il tuo sguardo si posa distrattamente sull’ombrellone dietro al tuo. Lo occupa una donna. Giovane. Carina. “E vabbè” – pensi – “si può fare”. Finché la leggiadra donzella non si volta per prendere l’olio solare nella borsa. Un perizoma! O meglio: un sedere fantastico dentro un filino di stoffa colorata! No. Questo no. Ti volti immediatamente verso Uomo Altrove, tornato prontamente sulla terra, per sbirciare da sotto il giornale cotanta grazia strizzata in così poca stoffa. Un’ondata di rabbia ti pervade. Questo è troppo. Ma perché proprio vicino al tuo ombrellone? Cosa hai fatto di male per meritare questo? Ok, ora smettila di fare la ragazzina e cerca di tornare in te. Sei in vacanza, devi rilassarti. È solo un bel sedere. Che sarà mai? Beh, certo è talmente ben fatto da sfiorare la perfezione, ma non andiamo per il sottile. Vogliamo davvero attaccarci a queste piccolezze? È solo forma. Tu sei una persona di sostanza. Dunque, non c’è nulla per cui arrabbiarsi. Eppure quel senso di irritazione condito da una leggerissima e del tutto insana invidia, continua a pervaderti. Ma insisti nella tua opera di auto-convincimento: in fondo, un bel corpo non è certo la cosa più importante della vita! No, però… Niente però. Basta pensare a queste sciocchezze! E poi, parliamoci chiaro, si fa presto a mettersi un perizomino strizzato quando si è nel pieno della forma. Non ha mica partorito due figli, QUELLA.
“Mamma aspettaci!” – delle fastidiose voci fuori campo interrompono il tuo flusso di coscienza. Voci di bambini. I SUOI bambini. I suoi figli. Tre, per l’esattezza. Ora le chiacchiere stanno davvero a zero. La tua autostima pure. In questo preciso istante c’è solo una cosa che vorresti fare: prendere la paletta della Despota e sotterrarti nella sabbia, per riemergere a fine vacanza.
Ecco, se la vita è questione di fortuna, spesso basta un po’ di sfiga per rovinarti la vacanza.

mercoledì 21 luglio 2010

Tempo di vacanze

Chiedi venia per la prolungata assenza, ma nella Mommy's house è arrivato il momento delle sospiratissime vacanze. Con i potenti mezzi a tua disposizione non è molto facile riuscire a scrivere dalla trasferta vacanziera, ma prometti che ci proverai in ogni modo. E ogni volta che (come in questo momento) riuscirai a sfilare il portatile da sotto il naso all'Uomo Altrove, proprio mentre i Cuccioli dormono, coglierai l'attimo per raccontare un po' delle tue mammosissime vacanze!