martedì 27 settembre 2011

Moms@work

Donne e lavoro: perché è così complicato? Per non dire mamme e lavoro. Non fai che chiedertelo, e continui a rimuginare, cercando inutilmente di capire cos'è che non va. Perché, ti domandi, una donna, una mamma nella fattispecie, deve inesorabilmente trovarsi di fronte a quel malefico bivio: famiglia o lavoro? Oppure deve ritrovarsi invischiata nell'affannoso tentativo di inseguire il mito del nostro secolo: la donna perfetta che riesce a fare (naturalmente in modo impeccabile) tutto. Cosa sarà mai a spingerci a correrre affannosamente dietro a quell'assurdo modello? Forse tutte le aspettative che ci sono cadute addosso negli ultimi decenni. Quel diritto alla parità che troppo spesso sembra diventato un dovere. O le ansie delle nostre mamme, che ci hanno caricato di questo ingrato compito: realizzare i loro sogni, le loro smanie di indipendenza, autonomia, libertà. Perché “una volta non si poteva, ma adesso... Adesso a tuo marito puoi pure mettergli in tavola un cibo surgelato per cena”. Certo che potresti, ma se, semplicemente, non volessi? Perché deve essere così difficile scegliere liberamente ciò che si desidera per se stesse, per i propri figli, per la propria famiglia? Perché, qualunque scelta si decida di fare si finisce sempre, inevitabilmente per sentirsi delle “donne a metà”?

lunedì 12 settembre 2011

IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA NON SI SCORDA MAI

Succede che ti svegli una mattina e ti ritrovi ad infilare un grembiulino fresco di ferro da stiro a tua figlia. Quella che appena nata pesava a malapena tre chili ed aveva un cespuglio di capelli neri in testa che non volevano saperne di stare composti. Ecco, proprio lei, quella stessa bambina, adesso pesa 20 chili e ti osserva con sguardo interrogativo con i suoi due codini per la prima volta esattamemte simmetrici ed uno zaino veramente spropositato sulle spalle. Ci sembra caduta dentro, a quel grembiulino candido, e in quegli occhi riesci a riconoscere l'emozione, l'adrenalina e il terrore puro che accompagnarono anche te, quel primo giorno di elementari di tanti, tanti, anni fa.

giovedì 1 settembre 2011

Settembre


Puntuale è arrivato settembre. E così torni a passare le ore a riflettere la luce di un monitor invece di farti accarezzare dal sole. Archivi i top sfrontati per rispolverare timidissime magliette a mezze maniche. Tiri di nuovo fuori dal fondo del cassetto il correttore per le occhiaie, che tempo un paio di settimane rispunteranno fedelissime sul tuo volto per accompagnarti per tutto l'inverno. Inizi ad organizzare il “calendario” degli impegni familiari, studiando attentamente un gioco di incastri degno dei migliori campioni di tetris. Pensi a come smaltire i chili in più presi durante le vacanze (cercando di allontanare quanto più possibile dalla tua mente quell'odiosa parola... “dieta”). Allestisci tutto l'armamentario per il rientro a scuola dei cuccioli, e vieni assalita da un magone che neanche Anna Magnani nelle sue migliori scene, quando pensi alla Despota in prima elementare e al Cucciolo al suo primo anno di nido. Ma soprattutto fai progetti.