martedì 16 ottobre 2012

Piccoli scrittori crescono

Al ritorno da scuola ieri la Piccola Despota è volata in camera sua alla velocità della luce: "Ho una cosa da fare!"  ha annunciato. E tu l'hai assecondata, pensando che stesse lavorando ad uno dei suoi improbabili travestimenti... Ti aspettavi che si presentasse davanti a te con tacchi, borsetta e libri sotto il braccio, fingendosi una maestra; o con un tutù improvvisato volteggiando per la stanza come una ballerina. Invece niente... dalla camera proveniva uno strano silenzio. Di tanto intanto compariva anche il Cucciolo imbronciato: "Mi ha cacciato via!! Non mi fa giocare!!". Ma cosa avrà mai da fare oggi la Piccola Despota? La curiosità cresceva... del resto non le è mai mancata l'immaginazione, per cui  potevi aspettarti un po' di tutto, eppure anche  questa volta è riuscita a sorprenderti. Dopo una mezz'oretta si è presentata davanti ai tuoi occhi tutta baldanzosa con un sorriso supergalattico (di quelli che solo lei sa sfoderare, sapete quelli che cominciano sin dalla punta dei capelli?) e con aria orgogliosa ha annunciato:
- Ho scritto una storia!!
- Cosaaa???
- Una storia mamma, te la leggo?
- Ma certo!! - Ora sei tu a sfoggiare il tuo miglior sorriso! Non stai nella pelle.
Bene, la Despota ha gonfiato il petto, ha fatto un bel respiro e ha iniziato a leggere. Una storia brevissima, una paginetta scarsa, semplice, un po' stramba, ma, cavoli, UNA STORIA. Ormai  sapete che hai la lacrima facile, ma, concedetemelo, stavolta l'occasione meritava un po' di commozione. L'idea che tua figlia, a soli sette anni, avesse avuto la voglia di scrivere una storia, ti sembrava qualcosa di straordinario. E poi, non potevi non farlo. Non potevi, in quel momento esatto in cui ti guardava con i suoi occhi frizzantini e il foglio fra le mani,  non rivedere in lei la bambina che eri stata. Tu, che più o meno alla sua età, hai iniziato a scrivere delle filatrocche un po' bislacche, per ritrovarti, alla soglia dei 35, ad aver fatto della scrittura una compagna di vita. Lo sai che non si fa... chissà quante ne direbbero Freud e compagnia bella, ma ora lo stai facendo... stai osservando in lei alcuni riflessi, delle sfumature, delle inclinazioni che ti fanno tanto pensare a come eri tu alla sua età. E tutto questo non fa che commuoverti. Senti qualcosa nello stomaco e corri ad abbracciarla, baciarla, e le fai mille complimenti.
- Lo sai che anche mamma da bambina scriveva delle storie?
- E poi?
- E poi non ha più smesso.
- Come non ha più smesso? Neanche adesso che sei grande?
- No no.
- Cioè tu scrivi ancora storie mamma?
- Sì amore.
- Me ne fai leggere una? TI PREGO TI PREGO TI PREGO.
- Amore sono un po' da grandi. Sarebbero noiose per te.
- Allora scrivene una da piccoli.
L'estrema semplicità delle cose. I bambini hanno davvero la chiave del mondo in tasca. Tutto è semplice ed estremamente chiaro nei loro pensieri. Che dire? Non hai scampo. Da domani avrai un novo progetto a cui lavorare:-)

lunedì 1 ottobre 2012

Presentami un blog!

Come al solito le iniziative di Mamma felice sono da urlo! Ecco dunque che mi accingo a partecipare alla "Caccia al tesoro 2012" una caccia al tesoro davvero speciale che si propone di far conoscere fra loro i blogger che circolano nel web per fare in modo che ognuno di noi possa allargare i propri orizzonti e possa conoscere sempre più a fondo questi misteriosi e strani personaggi che circolano nella blogsfera:-) Ecco dunque, come da "regolamento" una brevissima presentazione del mio blog per tutti coloro che avranno voglia di affacciarsi da queste parti:-)

Carta di identità: Sono una donna, una mamma, una moglie, una lavoratrice free-lance (troppo spesso più free che lance!!sob!!), e poi ancora, all'occorrenza, una cuoca, un'amica, e molto altro. Cerco di incrociare come posso le mille vite che ogni donna si trova costretta  a vivere e cerco di farlo divertendomi. Amo la buona cucina, i buoni amici, i buoni sentimenti (quelli genuini, non quelli da cartellone pubblicitario!). Ah sì, sono anche un'inguaribile grafomane, ecco uno dei motivi per cui mi sono affacciata nella blogsfera!!!

Nome del blog e obiettivi: Mom and the City. Un blog nato per il puro piacere di raccontare e raccontarmi. Perché parlare delle proprie pazze giornate alla ricerca della "quadratura del cerchio" può aiutare a sentirsi meno sole, meno inadeguate, meno folli, e perché condividere le proprie emozioni e riflessioni è un ottimo modo per prendere consapevolezza del proprio "lavoro di mamma" e aiuta a non prendersi troppo sul serio e ridere un po' di se stesse.

Un buon motivo per seguirmi: perché, talvolta, potrei strapparvi un sorriso, o magari un lacrimuccia, o un moto di rabbia... perché condividere è sempre una gran cosa, e perché mi piacerebbe tanto potervi conoscere:-)

Due post che vale la pena leggere: Difficile scegliere... forse questo, in cui ho cercato di dire la mia sulla difficoltà per noi mamme di conciliare la vita familiare con quella lavorativa; e quest'altro perché credo esprima bene la vena di pazzia che circola nella mia casa:-)

Come seguirmi : Oltre che sul blog potete seguirmi su Fb e su twitter, oppure potete scrivermi una mail.

Indirizzo RSS feed: http://mom-andthecity.blogspot.com/feeds/posts/default

mercoledì 29 agosto 2012

L'estate sta finendo...

Settembre è alle porte e questo può significare una cosa soltanto: le vacanze sono inevitabilmente finite. A questo punto, come la tua mania impone, dovresti tracciare un piccolo bilancio della tue vacanze 2012. Sì lo sai che può sembrare esagerato, ma che puoi farci? Sei fatta così, ti piace elencare, analizzare, schematizzare ogni cosa, dalla più banale alla più seria. Vista la tua passione per le liste, potresti addirittura scrivere una bella top five, ma senti che quest'anno serve ancora meno per tracciare il tuo personalissimo bilancio. Ci sono infatti alcuni indicatori assai eloquenti che segnano inequivocabimente il tuo “indice di benessere estivo”. E infatti durante queste vacanze hai:

- Letto praticamente ogni giorno almeno un quotidiano.
- Assaporato il tuo settimanale preferito in ogni sua parte.
- Divorato tre libri.
- Sfoggiato quattro tipi di smalto diversi.
- Messo su quattro (sic!!) chili.

Tirate un po' voi le conclusioni ;-)

(... OPS! Alla fine hai buttato giù un'involontaria top five!!! è un riflesso incondizionato!)


martedì 12 giugno 2012

Il precariato spiegato a tua figlia...

Mom: Dai, amore che oggi andiamo a scuola a piedi! Facciamo una bella passeggiata!
Piccola Despota: Ah ok... ma poi tu come fai? Vai al lavoro a piedi?
Mom: No, amore... ti ha detto mamma che in questo periodo non lavora...
Piccola Despota: Ah è vero.... e come mai?
Mom: Diciamo che la mamma sta cercando un lavoro che le piaccia di più...
Piccola Despota: BRAVA! Fai bene... così puoi provare qualcosa di nuovo...
Mom: Sì, diciamo...
Piccola Despota: cosa potresti fare, mamma? Allora quella che corregge i libri già l'hai fatto...
Mom: si chiama editor...
Piccola Despota: Cosa?
Mom: niente, niente....
Piccola Despota: quella che scrive sui giornali pure... quella che sta sempre sul computer pure..
Mom: sai le risate se lo faccio scrivere a te il curriculum?
Piccola Despota: ma che dici mamma? Cos'è il cuniculum?
Mom: niente amore, mamma pensava ad alta voce!
Piccola Despota: allora, vediamo.. HO TROVATO!! Potresti fare la maestra! Sarebbe bellissimo!!! Tu mi hai detto che una volta l'hai fatta la maestra...
Mom: Professoressa...
Piccola Despota: che differenza c'è?
Mom: la maestra insegna alle elementari, la professoressa ai ragazzi più grandi.
Piccola Despota: vabbè è uguale. Allora farai la maestra? TI PREGO TI PREGO TI PREGO....
Mom: amore mio, purtroppo non siamo noi a scegliere il lavoro che vogliamo fare... cioè, in parte sì, ma poi devi trovare qualcuno che abbia bisogno di te. E di maestre, amore, in questo momento non ne ha bisogno nessuno.
Piccola Despota: e perché? Ci sono un sacco di scuole!
Mom: sì ma le scuole hanno già tutte le maestre che gli occorrono.
Piccola Despota: HO TROVATO! Puoi fare la maestra di religione! La nostra è andata in pensione quest'anno! SI SI SI!!!PERFETTO!!!
Mom: amore, ma mamma non insegna religione!
Piccola Despota: Ma perché scusa?
Mom: perché ha studiato altre cose... e poi... ti sei mai chiesta perché durante l'ora di religione tu vai in un'altra classe?
Piccola Despota: Perché non insegni tu?

martedì 29 maggio 2012

Le opportunità nascoste...

Metti che, tuo malgrado, tua figlia sia inspiegabilmente finita in una scuola di danza che celebra la fine dell'anno con un pomposo saggio in un grande teatro al centro di Roma. Metti che queste povere ragazzine, con annesse mamme, siano costrette, nelle settimane precedenti al grande giorno, ad estenuanti tour de force fra costumi, trucchi, parrucchi, foto di scena e, naturalmente, Grandi Prove Generali. Metti che suddette prove generali si tengano di sabato mattina. ALLE NOVE. Ecco dunque che, dopo una settimana di corse ed alzatacce, ti ritrovi, anche di sabato, a dover balzare giù dal letto alle sette e preparare la futura étoile con uno chignon a prova di zompetti, un trucco leggero ma curato e una borsa con tutto il necessario per le prove. Con uno sforzo disumano sei riuscita ad alzarti, a preparare tutto, a saltare in macchina con la Piccola Despota canticchiante per la felicità ed arrivare puntuale a teatro. Arrivata all'entrata, mano nella mano con la tua bimbetta-ballerina, sei stata bloccata da una voce severa: "Dove va lei? Qui i genitori non possono entrare, ripassi fra un'ora!". Hai sentito bene? Un'ora libera alle nove di mattina al centro di Roma? Ecco che i tuoi occhi si illuminano e inzi a vedere questa faccenda del saggio, delle prove e tutto il resto, da una nuova prospettiva. Ecco che dal dramma, nasce l'opportunità. Ti fai una bella passeggiata, a passo lento, senza la nevrosi del "sto facendo tardi" (da quanto non ti succedeva?), prendi il giornale e raggiungi un bel bar con i tavolini all'aperto. Ordini una spremuta ed un cornetto e sotto i raggi del primo sole inizi a sfogliare il TUO giornale. Non quello di Uomo Altrove sbirciato di corsa fra una faccenda e l'altra. No, il tuo, letto e assaporato, pagina dopo pagina, in tutta tranquillità. Era forse dalla nascita del Cucciolo che non succedeva una cosa del genere. E questa ora di solitudine, silenzio e sole sulla pelle ha un sapore speciale.
Non c'è dubbio, la scuola di danza è confermata anche per l'anno prossimo.

domenica 13 maggio 2012

Questione di punti di vista...


Mom: Io proprio non capisco perché Piccola Despota si comporti così... non le manca niente, siamo tutti dietro a lei, e invece è sempre capricciosa, indisponente, ma perché fa così?
SuperNonna: forse è semplicemente stanca, siamo a fine anno: la scuola, tutti gli impegni che ha di pomeriggio, siamo stanchi noi adulti, figurati una bambina di sei anni...
Mom: hai ragione! Come ho fatto a non pensarci... forse l'ho caricata troppo quest'anno... la danza, l'inglese, era il primo anno di elementari... avrei dovuto lasciarla più libera, fare in modo che il pomeriggio potesse anche riposarsi, e invece sempre a correre qua e là. Povero amore di mamma, sarà esausta, è ovvio che diventi capricciosa, senza contare che è arrivato anche il caldo e quello pure non aiuta... Capito, amore, noi subito a pensare che la bambina si comportasse in quel modo per “farci dispetto”. Ma non la vedi? È proprio stanca... è pallida, sbattuta...
Uomo Altrove: anch'io sono stanco, ma non faccio mica tutte quelle scene.
Mom: ma tu hai quarant'anni suonati!
Uomo Altrove: appunto... sono quanrant'anni che corro qua e là, figurati quanta stanchezza ho accumulato!
Mom: ...

martedì 1 maggio 2012