sabato 30 aprile 2011

DIALOGHI DELL'ASSURDO: Scene da un matrimonio

Piccola Despota: Mamma ma quando arriva la principessa?
Mom: Sta arrivando sta arrivando...
Piccola Despota: Ma i tipi che urlano e sventolano bandierine sono tutti invitati?
Mom: Nooo... quelle persone sono lì solo per vedere il matrimonio del principe e della principessa.
Piccola Despota: WOW! E anche quando ti sei sposata tu c'era tutta quella gente con le bandierine?
Mom: no, decisamente no. Ma c'erano tutti nostri amici, e i parenti, è stata una bella festa.
Piccola Despota: Sì sì ho capito...
Mom: Eccola, eccola che arriva guarda che bella!
Piccola Despota: WOW!Ma è STUPENDA! Guarda che vestito mamma, guarda, guarda, guarda.
Mom: Sì, l'ho visto, l'ho visto.
Piccola Despota: WOW! Guarda mamma è tutto luccicante sulle braccia e poi guarda il velo è MERAVIGLIOSO! Guarda quanto è lungo... arriva a terra!WOW!
Mom: eh già...
Piccola Despota: Ma quando ti sei sposata tu ce l'avevi il velo?
Mom: il velo?emm... sì ce l'avevo, una specie.
Piccola Despota: ed era così lungo e bellissimo?
Mom: lungo non tanto, ma sì era bellissimo.
Piccola Despota: lungo fino ai piedi?
Mom: un po' meno.
Piccola Despota: fino al sedere?
Mom: meno.
Piccola Despota: fino alle spalle?
Mom: cala, cala.
Piccola Despota: ma neanche fino alle spalle? Che velo era?
Mom: era... era una specie di spruzzo di tulle, diciamo... arrivava fino alle orecchie però.
Piccola Despota: Sì ho capito ho capito...
Mom: ecco che entrano in chiesa.
Piccola Despota: WOW!quella è una chiesa? È grandissima! Guarda quanto è lunga... e i soffitti alti alti...
Mom: già..WOW...
Piccola Despota: E quando ti sei sposata tu era così grande la chiesa?
Mom: emm... no, era piccolina amore di mamma, ma molto intima, raccolta, poi in realtà non era neanche una vera chiesa...
Piccola Despota: Che vuol dire? Ti sei sposata in una chiesa finta?
Mom: Bè, è un discorso un po' complicato, magari quando cresci mamma ti spiega...
Piccola Despota: Sì ho capito, ho capito.
Mom: guarda amore adesso escono dalla chiesa e vanno verso il castello.
Piccola Despota: WOW! Il castello!!! Ma tu quando...
Mom: NO, NON ABBIAMO CENATO IN UN CASTELLO, amore. Ma mamma si sentiva comunque una principessa.
Piccola Despota: Sì, Sì ho capito...
Mom: stanno salendo sulla carrozza...
Piccola Despota: LA CARROZZA??WOW WOW WOW!!! Mamma la carrozza: l'hai vista? Tu non avevi la carrozza vero?
Mom: no, amore non avevo la carrozza, mamma si è sposata in cinquecento.
Piccola Despota: Cosa?
Mom: sì una macchina piccolina tanto carina...
Piccola Despota: ti sei sposata dentro una macchina PICCOLA?????
Mom: sì amore, ma...
Piccola Despota: MA?
Mom: ma era... VIOLA!
Piccola Despota: WOW!!!VIOLA mamma!ma è il mio colore preferito!!
Mom: anche il mio amore... ma evidentemente non quello della principessa.
Piccola Despota: Viola...WOW... quando mi sposo anch'io voglio la macchina viola come te.
Mom: e non vuoi la carrozza?
Piccola Despota: La carrozza viola si può avere?

martedì 19 aprile 2011

RIDATECI LE MEZZE STAGIONI!

Mettiamoci d'accordo. Ora, non si era detto che non esistevano più le mezze stagioni? Bene. Ne avevamo preso atto e ci eravamo adeguati. Ecco allora che dieci giorni fa abbiamo visto caderci sulla testa un sole così bello e inaspettato da farci esclamare (ancora con i cappotti e gli stivali addosso): “è estate!!”. E via, di corsa a scovare dentro ai cassetti qualche residuo d'estate, scampato al precedente cambio di stagione. Abbiamo visto girare spavalde per le strade magliette, canottiere, e addirittura sandali! E tu, naturalmente ti sei adeguata con gran piacere e ti sei tuffata nel centro commerciale più vicino per rifornire i tuoi pargoli di magliette a manica corta, pantaloni leggeri, cappeli e creme solari (sì avete letto bene, creme solari!!). Così, dopo aver dato miserabilmente fondo alla tua carta di credito sei rincasata tutta soddisfatta e hai iniziato ad alleggerire Despota e fratellino, facendogli finalmente riassaporare la fantastica sensazione del cotone sulla pelle, dei calzini leggeri, dei giacchetti smanicati! Ma poi un giorno... All'improvviso un giorno accade che, uscendo di casa fantasticamente leggeri e disinvolti, una fresca brezza vi accarezza la pelle:
“Mamma ma è tornato l'inverno?” chiede Piccola Despota con assoluta cognizione di causa.
“Ma no, amore, è che è ancora presto, il sole non si è ancora levato per bene... vedrai tra qualche ora...”... Tra qualche ora peggiorerà, inizieranno le nuvole e il freddo si farà più pungente. Tu inzierai a ghiacciare nella tua splendida camicia di cotone e la tua despotina inizerà a fare altrettanto dentro ai suoi fantastici pantaloni “a pinocchietto”. Morale della favola: nel giro di 24 ore non solo è cambiato il tempo. È proprio cambiata stagione. E in molto meno di 24 ore ti sei ritrovata in casa due bambini smoccolanti che tossiscono a fasi alterne e talvolta (udite udite!) anche contemporaneamente. E se permettete questa cosa ti fa abbastanza girare le scatole. Perché? Come perché? Perché non ne puoi più. Perché BASTA. Perché avete già dato. Perché come forse tutte le mamme della terra hai trascorso l'inverno a contare i giorni che vi separavano da quel fatidico 21 marzo quando (EVVIVA DIO!) sarebbe arrivata la sacrosanta primavera! E tu avresti finalmente, giustamente e MERITATAMENTE archiviato per sempre tachipirine, termometri, vaporizzatori, e maledettissimi aerosol. E invece eccola qui la primavera dei tuoi stivali. Ed eccoti qui. È il 18 aprile e hai rispolverato il vaporizzatore nonché il tuo fantastico aerosol (a proposito, piccolo consiglio per le case produttrici: mai pensato di farne uno a forma di lampada, o chessò, di vaso, almeno si mimetizza meglio sul tavolino del salotto?) e sei tempestivamente rientrata nei panni della mamma ansiosa/iper-protettiva/rompiballe: “e chiuditi il giacchetto, e metti la fascia per le orecchie, non correre, non sudare, non ti muovere... ” ... tutte frasi che in realtà racchiudono un unico disperato monito: NON TI AMMALARE!

venerdì 1 aprile 2011

DIALOGHI DELL'ASSURDO

Mom: Amooreee!!Allora hai finito la colazione? Dai che facciamo tardi a scuola!
Piccola Despota: Sì sì ho finito!
Mom: Brava amore, fammi vedere... Ma come? C'è ancora mezza tazza! Dai, finisci il latte... e sbrigati che chiudono il cancello!
Piccola Despota: NO.
Mom: Come no?
Piccola Despota: HO DETTO NO. Il latte non mi va più. Voglio lo yogurt.
Mom: E no, carina, adesso ti bevi il latte. Mamma te lo aveva chiesto: latte o yogurt? Una domanda molto semplice. Delle due l'una. Tu hai scelto il latte. Ed ecco il tuo squisito latte con una tonnellata di cacao e un cucchiaino scarso di zucchero, come piace a te, principessa della casa. Mamma te lo ha preparato con tanto amore e TU ORA TE LO BEVI.
Piccola Despota: HO DETTO CHE NON LO VOGLIO. Se non lo voglio non lo voglio. Ho la pancia piena.
Mom: Ah, sì? Hai la pancia piena? E adesso che ci facciamo con il latte che hai lasciato?
Piccola Despota: Lo buttiamo.
Mom: LO BUTTIAMO???????????
Piccola Despota: Sì.
Mom: Ma lo sai che il cibo non si spreca? Che ogni cosa che trovi sulla tua tavola è stata comprata, messa su un carrello, cucinata.... Ogni cosa che mangi è frutto di lavoro... NON SI DEVE SPRECARE.
Piccola Despota: ma è solo un po' di latte!
Mom: Solo un po' di latte? è comunque del cibo e non si spreca. Te l'ha detto mamma che in Africa ci sono bambini che non hanno nulla da mangiare...
Piccola Despota: Appunto. Lo faccio anche per loro.
Mom: ... ??????
Piccola Despota: Se ci mangiamo tutto noi a loro cosa resta?