giovedì 10 febbraio 2011

SUORE E PUTTANE

Voglio riportare qui l'articolo di Concita De Gregorio, intitolato "Suore e puttane" apparso sull’Unità, l'8 febbraio 2011. Credo che ponga molti utili spunti di riflessione. Naturalmente domenica sarò in piazza, insieme a molte di voi, ne sono sicura.

Nel disperato e spaventato tentativo di far sembrare la manifestazione di domenica prossima una piccola cosa, una cosa di donne, sono scese in campo le truppe da combattimento dei sostenitori e dei fiancheggiatori dell’Arcore style. Quelli che, a partire dall’anziano Ostellino, spiegano che ogni donna è seduta sulla sua fortuna dunque che male c’è, è sempre andata così, l’Italia in fondo è veramente un bordello abbiamo letto di nuovo ieri sul Corriere.
I più raffinati, per così dire, schierano donne a denigrare altre donne nel tentativo di scatenare quella che, se solo si scatenasse, chiamerebbero entusiasti una rissa da pollaio. Il sottotesto, il retropensiero divertito di chi manda in tv e mette in prima pagina le Santanchè da combattimento è il seguente: ecco, guardate, donne contro donne. Come se le donne non rispondessero alle categorie di ogni essere umano e non ce ne fossero di ladre e di oneste, di servili e di libere, di capaci e di inette. Gli argomenti più in voga, per denigrare chi crede che le donne siano capaci per prime di reagire al “sistema” piuttosto che adattarvisi, sono i seguenti: sono femministe, moraliste. Predicavano il libero amore ora si atteggiano a suore. Le brave ragazze contro le prostitute, le madri contro le puttane, il mondo diviso in Maria e Maddalena così come i libri sacri ci insegnano, come gli uomini in fondo desiderano. Le puttane per strada offendono il decoro urbano, in villa sono accompagnate dagli autisti.
Il femminismo e il moralismo non c’entrano: molte suore hanno firmato il nostro appello e parecchie prostitute, preti e libertini come se aveste la pazienza di leggerci capireste. Ammesso che l’obiettivo sia capire, naturalmente.
Carla Corso, una donna di 65 anni che è stata ed è leader del comitato per i diritti civili delle prostitute, ci racconta oggi perché aderisce alla manifestazione. Dice, a un certo punto: “Noi eravamo in lotta contro il mondo, volevamo rompere l’ipocrisia, queste ragazze non sono contro ma sono funzionali al sistema”. Il femminismo è stato un movimento politico portatore di diritti. Le ragazze che negli anni Settanta non erano nate, quelle che come me andavano alle elementari non hanno combattuto quella battaglia: ne hanno goduto i frutti. Ma i diritti non sono dati per sempre, vanno difesi: con la cultura, con la consapevolezza.
Scrivevo anni fa le storie vere di Dalia, la ragazzina dell’Est venduta dalla nonna a 12 anni, di Cristina, la studentessa che fiera di farlo rivendica il suo diritto a fare la puttana. La libertà consiste nel darsi il destino che si vuole. Credo che il “sistema” di cui parla Lele Mora e che da decenni è un modello di referimento per generazioni di ragazze – quelle sulle copertine dei rotocalchi, in tv – proponga come strada per la realizzazione di sé una libertà condizionata alla sottomissione. Un mondo di cortigiane, dice Carla Corso. Il problema non è mai chi vende, è chi compra. L’amore è gratis, si può fare in quanti e come si vuole. Anche vendersi è lecito. E’ l’acquisto all’ingrosso, della società intera, che fa schifo. In specie se si comprano adolescenti: che siano consenzienti, e i loro padri con loro, non migliora. Peggiora piuttosto la responsabilità di chi dovrebbe indicare altri orizzonti e non lo fa. Di chi cavalca la sua privata debolezza spacciandola per legge di vita.

11 commenti:

  1. Non ho ancora letto l'articolo, ma volevo farti i complimenti immediati per lo sfondo nuovo del blog...ora leggo...

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  2. Grazie_) ogni tanto ho voglia di cambiare...noi donne siamo così, si sa;-) a proposito: sto ancora aspettando il tuo di blog;-)

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  3. ed io invece vivevo nella beata convinzione che i diritti una volta conquistati, anche a fatica, rimanessero e diventassero qualcosa di culturalmente acquisito, che non ci fosse bisogno o a nessuno venisse in mente di rimetterli in discussione. e che poi si potesse andare avanti per cercare di conquistarne di nuovi, di diritti. Non mi sarei aspettata di ritornare sul concetto che le donne non sono solo madri o sgualdrine, suore o puttane, nell'Italia del 2011, mi dà l'idea di fare un salto indietro di decenni, a quello che le nostre madri hanno già conquistato.
    Il senso di amarezza e la rabbia peggiorano se il "ogni donna è seduta sulla sua fortuna dunque che male c’è" è sbattuto sui media per giustificare il vizio poco rispettabile di un potente privato, altrettanto poco rispettabile.

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  4. E già... amarezza e soprattutto rabbia. Quanta rabbia, davvero mai come in questo momento mi sono sentita INCAZZATA NERA. E ciò che davvero mi fa arrabbiare è proprio quets atendenza a giustificare, a minimizzare tutto perché tanto "così va il mondo". NO. Non è così che va il mondo, non il MIO e quello di moltissime altre donne che combattono ogni giorno nella loro vita quotidiana per dimostrare (prima di tutti a se stesse) che il pozzo di petroli, loro, ce l'hanno sopra le spalle. Per questo credo sia importante l'iniziativa di domenica. Se ne è tanto discusso, alcune prendono le distanze. Io personalmente non andrò lì a manofestare CONTRO né PER CONTO di nessuno (citando l'articolo della Muraro) io vado per me, per dire che c'è una parte (credo sinceramente la MAGGIOR PARTE) di donne che ha principi, valori, aspirazioni diverse. E io sono, semplicemente, una di quelle donne.

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  5. Sì io sto facendo molta pubblicità a questa manifestazione l'ho presa a cuore. Il mio blog si è arenato, anche perchè la mia co-blogger ha visto bene di mettersi in gravidanza per cui penso che a breve inizierà a scrivere sul tuo!!

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  6. mom allora come è andata ieri la manifestazione??? noi ieri siamo state per buona parte sotto la pioggia...

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  7. noi per buona parte sotto il sole... Eravamo tanti: uomini e donne di tutte le età. Nessuna bandiera di partiti né di sindacati. è stato bello ed emozionante. Spero con tutto il cuore che sia soltanto l'inizio. presto un resoconto più dettagliato;-)

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  8. Purtroppo un balzo indietro è sempre possibile e la storia ce lo insegna. Guardiamo al nostro medioevo, quello occidentale intendo, i primi decenni soprattutto, in cui si è precipitati nella barbarie laddove era un florilegio di arte, cultura, diritto e tecnologia.

    E ora pare proprio di essere nel fitto di un secondo medio evo, fatto di superstizione, ignoranza e pochi ricchi potenti che soggiogano impunemente masse di stolti ossequiosi e affamati, ieri di pane, oggi di superfluo.

    Il punto cruciale è capire se ne usciremo e come ne usciremo da questo secondo medioevo. Il primo è durato mille anni...

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  9. oh hermano!!quanta amarezza. sì ci sono aspetti di questa epoca che potrebbero far pensare al medioevo, ma io vedo sempre qualche accenno di speranza.

    Momho trovato una lettere che una ragazza romana ha scritto al sindaco Alemanno dopo aver partecipato alla manifestazione. Ti riporto qua sotto la pagina di Facebook dove trovarla, così se ti piace la puoi pubblicare.

    13 febbraio 2011 - Se non ora quando? Lettera ad Alemanno. Francesca Schipa.

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  10. Mom, mi sembra una nevicata di primavera il nuovo blog! oooh
    Dissento un poco con la visione scolastica di medioevo=barbarie=nefandezze=precipizio, poiché antropologicamente ogni periodo è funzionale a quello successivo (anche se in Italia pare che la disciplina "Antropologia" sia stata cancellata dal governo B.). Nel Medioevo ci sarà stata la peste e avranno sofferto i poveri Rienzo e Lucia -i capponi più di loro!-, ma le invasioni barbariche, i miasmi sono rimasti gli stessi fino ad oggi. Le arti e le scienze hanno continuato ad essere una spanna sopra: grimaldelli e lumi per capire l'andazzo del tempo.
    Mom, anch'io ho manifestato!!yeah! portato con me la COSTITUZIONE ITALIANA ed il cartello CERCASI PRESIDENTE..diffuso diffuso diffuso, grazie anche a te e tutti i partecipanti del blog.
    Credo che ci voleva l'esempio dell'Egitto per farci tornare in piazza numerose/i indignate/i unite/i. Vero è che l'impero faraonico è stato un simbolo forte ed ha dato spunto alle più grandi religioni monoteiste... signorB come tutankhamon noooooooo ;-P

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  11. Se solo si riuscisse a capire qualcosa quando scrive Jessica...

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