venerdì 20 novembre 2009

Top five

Sei una maniaca delle liste. Compili infiniti elenchi per ogni cosa: non ti limiti certo alla banale lista della spesa! Quando hai un problema, elenchi accuratamente tutte le possibili soluzioni; se hai dubbi su una decisione da prendere, metti in colonna tutti gli aspetti positivi e quelli negativi; quando sei piena di cose da fare, prendi carta e penna e riempi fogli strappati dall’agenda con la tua famosa “lista delle priorità” (il cui unico vero obiettivo è quello di smetterla di girare per casa come una pazza, borbottando “non ce la farò mai, non ce la farò mai!!”). Ora, se uno specialista (di quelli bravi) potesse averti fra le mani, ne avrebbe di cose da dire sulle tue infinite manie, ma per il momento non hai soldi né tempo per farti psicanalizzare, per cui ti limiti a un po’ di auto-analisi fai da te, grazie alla quale sei giunta alla banale conclusione che questa tua ossessione di mettere tutto nero su bianco, non rappresenti altro che un modo molto semplice per arginare le tue ansie, i tuoi problemi, la tua confusione mentale. Come a dire: se le vedi scritte di fronte a te, forse ti sembreranno meno gravi di quello che sono e ti sentirai più tranquilla, capace di riuscire, in qualche modo, a venirne a capo. Cosa c’entra tutto questo con il titolo del post? Non molto, in realtà. È che un’altra delle tue “fisse” storiche è quella per le top five. Che, a pensarci bene, in fondo assomigliano molto a delle liste. Tutto ha avuto inizio con Alta fedeltà, tuo film cult (tratto dal celebre libro di Nick Hornby) che non ti stanchi mai di rivedere (chi non l’avesse ancora visto, corra subito in videoteca a prenderne una copia). Bene, come molti di voi sapranno, il protagonista (un John Cusack davvero niente male) è un appassionato di musica, ossessionato dalle top five. Inutile dire che non c’è voluto molto perché questa piccola mania cominciasse a entusiasmare anche te.
Dunque, dopo questo lunghissimo e sconclusionato preambolo, vi propino la prima top five di questo blog, alla quale credo ne seguiranno molte altre.
La classifica in oggetto riguarda le canzoni più belle da dedicare ai propri figli.

1. Raggio di sole di Francesco De Gregori
2. Culodritto di Francesco Guccini
3. Futura di Lucio Dalla
4. Di padre in figlio di Daniele Silvestri
5. Da adesso in poi di Ligabue

È stato davvero difficile limitarsi a sole cinque canzoni (è stata dura escludere Caterina di De Gregori, di cui avresti voluto salvare perlomeno l’intro: «e arrivò il mattino e col mattino un angelo e quell’angelo eri tu»; e hai avuto grandi dubbi se inserire “di diritto” Cocaine, che ormai farà inesorabilmente parte dei tuoi ricordi di mamma), ma è proprio questo il bello delle top five: ti costringono a una scelta, e tu devi farti forza e tirare fuori cinque titoli. Solo cinque. Lo so, lo so può essere molto frustrante. Ma com’è che si dice? È un duro lavoro ma qualcuno deve pur farlo.

3 commenti:

  1. Manca solo Father and Son di Cat Stevens (o Yusuf Islam come si chiama ora)...

    Io propongo una più originale top five:
    1. Brainwashed dei Nucelar Assault
    2. Evil Ways degli Obituary
    3. Make Them Suffer dei Cannibal Corpse
    4. Eye for an Eye degli Entombed
    5. Soon to be Dead dei Dismember

    RispondiElimina
  2. ma che classifica da snobetta, signorina Bella Figueira!!!!!!!!!se continua così non troverà mai un uomo alla sua altezza!!!;-)

    RispondiElimina
  3. Snobbetta?

    Prova a cercare su youtube qualcuno di quei titoli...

    Perdonala, non sa quel che dice...

    RispondiElimina