lunedì 14 giugno 2010

Sex and the City 2. Uno era già troppo...

Ieri sei andata al cinema. Già questo merita un plauso, viste le acrobazie nella quali ti sei esibita per poter uscire alle 20.30 dopo aver preparato la cena a Despota e Uomo Altrove, allattato il Cucciolo e aver provato a renderti presentabile in pubblico in soli dieci minuti. Era, manco a dirlo, un’uscita tra donne, e la vostra fedeltà ai più nobili cliché imponeva che avreste visto Sex and the City 2. Ora, normalmente dopo aver visto un film ti viene naturale azzardare una piccola critica o perlomeno buttare giù qualche commento con le tue amiche. Ma stavolta no. Sei uscita dalla sala con l’espressione tra il depresso e l’allucinato. Certo, eri consapevole che la scelta non era caduta su un film di Truffaut, ma speravi almeno in un paio di ore di sana evasione. Eri molto, molto ottimista. A questo punto magari sarebbe il caso di argomentare il tuo disappunto, di buttare giù uno straccio di critica, raccontare la trama, almeno. Ma come puoi? Si può descrivere il nulla più totale? Ecco, se proprio dovessi trovare una definizione, lo definiresti il film dell’assenza. Assenza di trama innanzitutto. Assenza di sceneggiatura. Assenza di senso del pudore. E non per le scene di sesso o le battute spinte, ma per il semplice fatto che ci vuole parecchio coraggio per mettere in circolazione un film del genere. Una larga fetta di lettrici ora ti starà dando della bacchettona o dell’intellettuale con vezzi radical chic, ma non è così. Altrimenti non saresti neanche andata al cinema a vedere una pellicola del genere. E invece hai voluto dargli una possibilità: in fondo la serie la trovavi divertente proprio per quel suo modo di essere così eccessiva, anche se a volte sfiorava la caricatura. Però quattro risate te le strappava. Ma il film no. Il film ti ha fatto uscire dalla sala con l’amaro in bocca. Perché la succitata sale era piena. Di donne, naturalmente. Che non hanno fatto altro che commentare vestiti, scarpe, gioielli, uomini. E sospirare. “ Ah… che gonna!”, “Ah… che tacchi!!”, “Ah… che figo!”. Come se davvero quello fosse l’ideale di donna irraggiungibile e perfetto. E qui scatta l’amarezza. Ma davvero le uniche cose che una donna possa desiderare sono scarpe e vestiti costosi e un uomo prestante che le faccia regali altrettanto costosi? Ma perché dobbiamo sempre darci la zappa sui piedi noi donne? Ma saremo un tantinello più in alto di uno stereotipo così (lasciatemelo dire) volgare? Insomma quel film, quella sala, quei commenti, ti hanno fatto riflettere parecchio. Perché hai dovuto constatare, tuo malgrado, che per molte donne quello è “Il Sogno” di una vita. Quelli i “valori” in cui credere. E questo ti ha fatto rabbrividire. Tanto più considerando il fatto che hai una figlia femmina. Insomma, è davvero questo ciò che vogliamo trasmettere alle nostre bambine?

8 commenti:

  1. ciao concordo con te su tutto, mi è bastato vedere six and the city 1 per capire quanto frivola la cosa e superficiale mi dispiace che le ragazze adorano questa spazziatura. A pensare che riguarda la nostra generazione, che a mio parere non è cosi degenerata questi film sono davvero un pessimo esempio per nostri figli, sono disgustata.

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  2. ...direi che te la sei andata a cercare!!!

    Emiliano

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  3. le donne vogliono vestiti, macchine costose e uomini ricchi. Gli uomini vogliono macchine , vestiti, cellulari, computer, cibi ,vini costosi e spesso donne costose (anche loro). é cosi da sempre e ci si può pure ridere su. L' importante è essere consapevoli del fatto che la vita non è tutta qui e che saper scegliere almeno che libri leggere, che riviste comprare o che film andare a vedere è uno degli ultimi baluardi che abbiamo contro il completo controllo delle nostre vite da parte di chi ci vorrebbe come merce in cambio di altra merce. Ed è questo che dovremmo insegnare ai nostri figli. Quindi PENTITI!!!! Cilicio e preghiere sui ceci.
    Ciao, Paolo.

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  4. Che dire? avete completamente ragione, me la sono andata a cercare, la colpa è solo mia. è che ho voluto dargli una possibilità... mi sono amaramente pentita. e comunque più del cilicio e delle preghiere sui ceci, la vera tortura è stata rimanere per 2 ore in quella sala!

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  5. Chi va al mulino si infarina.

    Ma già la serie secondo me è sopravvalutata. Battute già sentite. Dinamiche trite. Una femminilità civettuola e un cinismo di maniera invero stucchevole, ohibò.
    A sto punto mooooolto meglio Californication, soprattutto la prima serie.

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  6. Grazie. Mi sentivo tagliata fuori per non aver mai guardato Sex and the city, serie o film. Senza nessun motivo preciso, semplicemente non mi è mai capitato. Ora almeno so che non mi son persa niente!

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  7. http://supermamma.mammacheblog.com/2010/06/04/sex-and-the-city-2/
    qui c'è il mio post su sex and city, la mai prima uscita da sola senza marito e figli dopo 5 anni! Se tu ti meriti l'applauso io voglio la ola :-D ti devo dire che io mi aspettavo un film leggero ed è quello che ho avutop per 2 ore ho staccato dalla mia vita per entrare in una che non ho ma nemmeno mi intessa

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  8. :) mi ha divertito leggere il tuo commento su questo film...

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